I migliori bourbon: confronto


Come scegliere il tuo bourbon?

Ecco i pochi criteri che determineranno la tua scelta nella ricerca del miglior bourbon.

Criterio n° 1: Invecchiamento

Fino ad allora, non esiste uno standard legislativo normativo relativo alla conservazione del bourbon. La tradizione vuole solo che venga affinato in botte per due anni. Questo tempo di invecchiamento è diventato una caratteristica del bourbon, poiché successivamente contribuisce alla formazione di diversi tratti specifici di questo spirito.

Con gli anni di invecchiamento, il bourbon può cambiare colore o arricchirsi di gusto. Tuttavia, alcuni bourbon in commercio non sono stati sottoposti a questo processo, e questi ovviamente hanno le loro peculiarità: o sono più leggeri e dolci, oppure sono più forti.

Criterio n° 2: Il gusto

Per goderti la degustazione del tuo bourbon, devi prestare molta attenzione a come ha un sapore in bocca. In generale, il bourbon ha note più dolci di qualsiasi altro spirito. Questo sapore dolce deriva principalmente da una grande quantità di mais lavorato. In questo caso, il bourbon sarebbe un ottimo cocktail abbinato alla frutta o usato solo come bevanda base. Sempre a seconda della materia prima e del tempo di invecchiamento in botte, può essere anche duro, con una connotazione legnosa.

Criterio n° 3: Il colore

Anche l’aspetto colorato del bourbon può essere un fattore determinante per rivelarti la sua qualità. Opaco o leggermente traslucido, il bourbon deve ancora il suo colore alle condizioni di invecchiamento e alla sua materia prima. Per apprezzare la sottigliezza del colore del tuo bourbon, versalo in un bicchiere e alza il bicchiere davanti alla luce per osservarlo da vicino: con il movimento, il liquido mostra lievi variazioni sfumate.

Criterio n° 4: Il profumo

Il profumo si basa sulla durata dell’invecchiamento in botti di bourbon. Durante questi anni durante i quali il bourbon macera, trae ogni sorta di profumo dal legno bruciato e dalla trasformazione della materia alcolica. Inoltre, spesso otteniamo un bourbon con aromi speziati e legnosi, con sentori variegati. Ogni brand sceglie poi di aggiungere vaniglia, miele o cannella, per un profumo più pronunciato e accattivante.

Criterio n° 5: Preparazione

La preparazione delle materie prime caratterizza ogni spirito tra di loro. Per quanto riguarda il bourbon, la distillazione viene effettuata due volte per una migliore connotazione gustativa. Una volta che l’impasto è pronto, viene trasferito in botti che devono essere nuove e di rovere americano: questo è ciò che lo rende così originale.

Il colore, il profumo e il gusto del bourbon derivano proprio dalla traspirazione del liquido originale in questo legno. Ogni produttore ricerca poi il tocco personale che lo distinguerà dagli altri optando per botti con diversi livelli di riscaldamento.

Come fanno i grani a diventare bourbon?

Il bourbon nel tuo bicchiere ha subito molti processi tipici che lo rendono così originale. Sebbene i passaggi essenziali siano simili per tutti i bourbon, ogni distilleria inventa la personalizzazione delle sue bevande per offrire un miglior comfort di gusto. Trovate qui le poche fasi di trasformazione dei grani americani in bourbon.

  • La selezione dei cereali. Non abbiamo mai smesso di specificarlo, il mais è il componente fondamentale del bourbon: la sua proporzione nell’impasto deve essere almeno del 51%. Il resto del mix può contenere altri tipi di cereali a seconda delle preferenze di ciascun coltivatore.
  • L’effetto del lievito. Ogni distilleria ha il suo lievito tradizionale, che è già stato impiegato molto tempo prima nella filiera produttiva e che si è poi tramandato di generazione in generazione. Questo ingrediente serve come materiale di fermentazione, porta una connotazione pronunciata di zuccheri e alcoli nella miscela.
  • Fermentazione. Il fermentatore viene raffreddato ad una temperatura da 15 a 20° per introdurre la miscela al suo interno. Durante il processo, viene aggiunto un altro giro di lievito.
  • La distillazione. Dopo la fermentazione, la miscela viene riscaldata a 93° in modo da trasformarla in vapore e non farla bollire. La prima sostanza ottenuta contiene una gradazione alcolica di circa 62,5%, che subisce poi una seconda distillazione.
  • Invecchiamento. Una volta effettuata la distillazione, il risultato ottenuto viene trasferito in botti di rovere imperativamente nuove e carbonizzate. La regola tradizionale prevede che le botti che ospiteranno il futuro bourbon vengano utilizzate una sola volta. Dopo una fase di invecchiamento, vengono inviati alle distillerie per altri whisky che ne farebbero buon uso. L’invecchiamento borbonico dura almeno due anni.
  • Imbottigliamento. La fase finale è l’imbottigliamento dopo l’invecchiamento. Ogni produttore sceglie il tempo di invecchiamento che gli si addice, sapendo che questo tempo influenza notevolmente il colore, il sapore e la fragranza del bourbon.

In breve, ogni bottiglia di bourbon racchiude una storia e una tradizione, che risale a diversi anni e la cui notorietà è stata accuratamente preservata da molte generazioni successive. I metodi rimangono preziosi e definiscono la qualità di ogni bourbon.

I diversi tipi di bourbon

Pur risultando dagli stessi processi di lavorazione, il bourbon è classificato in queste poche tipologie a seconda della materia prima da cui è composto.

Il bourbon tradizionale

Il bourbon tradizionale è ottenuto dal mais, in una proporzione minima del 51% e fino al 70%. Il resto della composizione è costituito da parti quasi uguali di segale e orzo. Il gusto del bourbon tradizionale dona una sensazione piacevolmente dolce, apportata dal mais, e speziata allo stesso tempo, proveniente dal contatto con il legno. Il bourbon tradizionale attira l’attenzione dei grandi marchi, che producono varietà molto apprezzate l’una dall’altra.

Bourbon a base di grano

Come suggerisce il nome, la materia prima utilizzata per questa tipologia è il grano, in proporzione maggiore rispetto agli altri ingredienti. Il bourbon a base di grano ha un sapore delicato e leggero che si assorbe facilmente. I passaggi di preparazione per questo tipo di bourbon sono gli stessi del bourbon tradizionale.

Bourbon di segale

Questo tipo contiene un’alta concentrazione di segale: meno mais, quasi niente orzo ma una grande quantità di segale (si avvicina al 51%). Questa miscela è distillata per quasi l’80% e poi invecchiata in botti nuove appena fiammate. Il temperamento di questo tipo di bourbon è quindi più piccante. È una buona base per cocktail come il Manhattan.

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