Le migliori livelle: confronto


Come scegliere la tua livella a bolla

Strumento indispensabile per garantire l’orizzontalità o la verticalità del proprio lavoro, la livella viene scelta secondo pochi criteri. Niente più rischi di fare un cattivo investimento!

Criterio n° 1: La forma

Le livelle a bolla differiscono in base alla loro forma:

  • La livella Trapeze ha una lunghezza minima di 40 cm. Composto da due o tre fiale, a seconda del modello, è più indicato per lavori da svolgere all’aperto.
  • La livella tubolare o rettangolare è progettata per lavori interni. È facile da maneggiare e utilizzare, da qui l’entusiasmo dei principianti verso questo modello.

Criterio n° 2: La taglia

La lunghezza della livella gioca un ruolo importante nella precisione ottenuta, soprattutto se si eseguono lavori su larga scala. Di solito le livelle sono lunghe da 40 a 80 cm. La maggior parte degli amatori del fai-da-te lo sceglie a 40 cm per l’ingombro ridotto, la maneggevolezza e il trasporto.

Se stai lavorando su una superficie spaziosa, non devi far altro che applicare la tua livella su un righello lungo (1 o 2 metri) per garantire l’orizzontalità e/o la verticalità della tua realizzazione.

Criterio n° 3: Il numero di fiale

In genere questo tipo di livella è provvisto di due fiale per controllare separatamente la verticalità e l’orizzontalità. I livelli più elaborati sono ora dotati di 3 fiale, la terza delle quali è predisposta per la misurazione a 45°C. Ovviamente, per averne 3, dovrai pagare il giusto prezzo.

Criterio n° 4: Il materiale

Sei certamente ben consapevole che il materiale della tua livella ne determinerà la longevità. I modelli trapezoidali sono generalmente realizzati in metallo; produttori che preferiscono affidarsi alla lega di alluminio: leggera, robusta, durevole e di facile manutenzione. Questo è anche il motivo per cui le livelle trapezoidali sono consigliate per i lavori all’aperto.

I modelli per principianti e per principianti sono progettati con plastica. Certo, sono meno resistenti, ma ciò non dovrebbe influire sulla precisione che offrono.

Criterio n° 5: Facilità di lettura

Non ha senso scegliere una livella il cui utilizzo si rivela un vero grattacapo. Ecco perché dovresti scegliere un modello con il quale puoi leggere facilmente le misure indicate. Per fare questo, niente batte le livelle con graduazione al millimetro. Non solo facilitano il tuo lavoro, ma questi modelli graduati offrono anche maggiore precisione.

Come usare una livella a bolla?

Strumento indispensabile per tutti i mestieri edili, la livella permette di determinare e verificare l’esattezza della verticalità o dell’orizzontalità di un elemento. Funziona grazie a due tubi trasparenti che contengono un liquido generalmente giallo in cui è presente una bolla d’aria. È quest’ultimo che visualizza il grado dell’angolo formato dall’elemento su cui è stata posizionata la livella.

È molto importante sapere come usare correttamente la livella. Per verificare l’orizzontalità o la verticalità del tuo supporto, devi prendere la tua livella e posizionarla direttamente sul supporto da misurare. Se la bolla della tua livella è al centro, tra le due linee, significa che il tuo appoggio è perfettamente orizzontale o verticale.

Altrimenti, se la bolla non si trova esattamente tra i due segni o è sfalsata, il supporto non è orizzontale o verticale. Per avere un angolo adeguato, dovrai manipolare l’elemento finché la bolla non sarà perfettamente incastrata tra i due segni, al centro. Si consiglia di contrassegnare la posizione con una matita, in modo da sapere dove posizionare viti o chiodi.

Questo perché misuri la verticalità e l’orizzontalità allo stesso modo. Dovresti sempre iniziare posizionando la livella contro il supporto. Questa tecnologia è adottata anche sui treppiedi. La livella a bolla, infatti, avendo la forma di una sfera, permette di posizionare correttamente il treppiede e di posizionarvi una livella laser, ad esempio per avere misurazioni più definite. Infine, la direzione presa dalla bolla deve essere sempre quella della sommità del pendio.

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